Introduzione
"La cultura, l'orgoglio e la tradizione di un popolo sono racchiusi nel dialetto legato al suo sviluppo storico.Il dialetto, un linguaggio del passato e della memoria che contribuisce a dare agli scritti un carattere distintivo, è una forma creativa più aderente al nostro modo di sentire e coglie le cose grazie alla sua immediatezza e all'uso di termini più appropriati a ciò che debbono esprimere".
Così inizia la prefazione al libro di poesie in dialetto "Cunti e Penzìari", il modo migliore per introdurre questa sezione dedicata all'acquarùatu.
Sull'onda della globalizzazione e di una sempre maggiore spinta migratoria il nostro dialetto, sempre meno parlato, andrebbe incontro ad un progressivo ed inesorabile oblio senza uno sforzo collettivo che ne recuperi il sapere e l'originalità, il legame alla terra e l'identità.
Queste sono le premesse della sfida culturale finalizzata alla realizzazione di un Glossario Dialettale.
Accanto alle tante espressioni e detti "acquarùati" nati dalla quotidianità, da paure e superstizioni [1], sono tuttora presenti dei termini ereditati dalle diverse dominazioni che si sono susseguite nella nostra storia [2].
[1] Per esempio: Jèrjani, cuncubìatti.
[2] Si riportano alcuni esempi curiosi:
Catùaju, ceràsu, ciaramìda, padèja, petrusìnu sono parole che derivano dal greco;
frate, pitta, suaru, trasìre dal latino;
levàre, spagnàre, tamàrru dallo spagnolo;
cafìsu, calijàre, giàra, màrgiu, tùmanu dall'arabo;
accattàre, aràngu, cuvèrta, garzùni, maccatùri, servìattu, tuvàgghja dal francese;
abbuttàre, arringàre, azziccàre, ganga, garrùni, grappu, sparagnàre dal tedesco.
Collaborazione
Questa iniziativa, per le difficoltà connesse alla ricerca di alcuni termini, è aperta a tutti coloro che vogliono collaborare per la sua stessa riuscita. E' possibile, per mezzo della- inviare nuove parole accompagnate dalla traduzione ed, eventualmente, da altri dettagli (etimologia, significato, nota, esempio, modo di dire in cui è presente, curiosità etc.);
- segnalare gli errori riscontrati durante la consultazione;
- aggiungere ulteriori dettagli relativi ad una parola già presente nel glossario;
- dare dei consigli utili per il miglioramento della consultazione e della comprensione.
Un ringraziamento particolare va rivolto a Francesco Lochiatto, co-autore della raccolta di poesie "Cunti e penzìari" e autore dello "'Ndujàrio", che, accogliendo l'invito, ha offerto un importante contributo alla costruzione del glossario: egli ha condiviso le centinaia di parole dialettali che ha collezionato negli anni, oltre che fornito preziose indicazioni sulla grammatica del nostro dialetto.
Si ringraziano naturalmente anche coloro che hanno proposto nuove parole, fornito ulteriori dettagli e fatto notare errori o ridondanze.