Pieter Bruegel - Danza contadina (1568)

 
 
 
 
Cu' siti? A cui apparteniti?
 
 
 
 

L'appartenenza, oltre ad avere a base la lingua dialetto con i propri fonemi, le proprie cadenze, i propri ritmi espressivi, etimologie, i propri costrutti sintattici e grammaticali, d'interpunzione, le proprie costruzioni linguistiche ecc., si manifesta anche tramite l'attribuzione di “nomignoli” espressivi tipici del soprannome che caratterizzano l'Individuo nel contesto della comunità, “identificandolo” senza alcun'ombra di omonimia. Questa sorta “d'identità attribuita” solitamente nasce da un guizzo espressivo fulmineo da parte di qualcuno che, in quell'attimo di creazione, ha la capacità d'interpretare, con estrema sintesi, il “sentimento” che la comunità nutre nei confronti del nominato. Interazione e simbiosi di perfetta e straordinaria armonia tra soggetto nominato, soggetto nominante e contesto “scenico ambientale”! Il “nomignolo”, di fatto, si pone come identificativo di appartenenza di un individuo in ossequio a tutti i canoni di trasmissione culturali che la comunità ha nei confronti dei suoi appartenenti. Sarebbe molto interessante “indagare” all'interno di questi canoni di trasmissione al fine di poter decifrare elementi e caratteristiche tipiche di base che una comunità sicuramente ha (caratteriali, linguistiche, artistiche, formative, culinarie, comportamentali, ecc.). Dopo questa semiseria ed erudita “entrée”(?) -trasuta-(!), il “nomignolo” si poneva semplicemente come un attributo identificativo imposto per scherzo, per oltraggio, per ingiuria e spesso si sostituiva al vero e proprio nome.
La presentazione fatta di tutti questi nomignoli in ordine alfabetico ha il pregio, come tutte le ordinate elencazioni, di un aspetto sistematico di ricerca ma, al contrario, sminuisce “quell'anarchico” significato trasgressivo e dirompente che a volte contengono. Nel leggerli tornano inevitabilmente in mente per ognuno il volto, l'espressione, lo sguardo, l'atteggiamento, la posa, il sorriso, la voce, gli occhi, la loquacità, la cazzuneria, la vagabunderia, la convivialità, l'arroganza, la postura, la dolcezza, il ghigno, le rughe, la camminata, i capelli, il carattere, la presunzione, la faciloneria, l'imbecillaggine, la credulità, il lavoro, la magnanimità, l'ilarità, l'avarizia, la serietà, l'intelligenza, l'operosità, la devozione e … per qualcuno anche memorie olfattive. Ad ogni appellativo, questi sono i parametri di riferimento che si affacciano, creando una simbiosi osmotica inscindibile. Non può essere altrimenti! Provate ad immaginare `personaggi´ come Ulisse, Don Chisciotte, Orlando Furioso, Beatrice, sotto mentite spoglie! Impossibile! L'essenza di ognuno è racchiusa anche nel suo appellativo e viceversa. Il soggetto ed il vissuto si fondono nel nomignolo come una sorta di caratterizzazione identitaria e di appartenenza. Tutto è rivolto ad una cultura unica ma, a ben guardare, con elementi diversi dotati di specificità propria. Geni che esplodono ed implodono nella catena identitaria, segnando sequenze di appartenenza e di diversità sedimentate nei meandri della memoria e della propria essenza. La tavolozza di ognuno di noi è sicuramente impregnata di queste stramberie visionarie con l'aggiunta anche di echi sonori che rimbombano costantemente in una risonanza attrattiva o repulsiva, piacevole o spiacevole da amare o odiare. La nostra essenza identitaria era condivisa ed era pervasiva in tutti e per tutti. Il quadro rappresentava ogni protagonista con tutte le sue tracciabili movenze, sia per le presenze, nonché per le assenze. Tramite il nomignolo ogni soggetto era coinvolto nell'identità della propria relazione con gli altri, guai ad interrompere o non accettare quest'interdipendenza, allora sì ch'erano bordate di cattiveria! Ogni individuo era `battezzato´ con un nomignolo; il significato era proprio questo: la Comunità si appropriava dell'individuo, attribuendogli una Carta d'Identità. In tutto questo quadro, emergevano pezzi di mosaico pittorico di bruegheliana memoria dove allucinati personaggi costituivano spesso la naturale estetica di vita. Il paese era tutto un palcoscenico naturale dove ognuno recitava la sua parte appresa o tramandata nella commedia-tragedia dell'opera buffa o semiseria, modificando e/o avvalorando il proprio come l'altrui destino. Il contesto era caratterizzato da tutti questi elementi che si sprigionavano in questi fermi immagine catturati. Con gioia, seriosità, paura, rabbia, disapprovazione, sfottò, dolcezza, sfregio ed anche `pé cugghjunetta´ si coglieva stupendamente quell'attimo di catarsi espressiva che veniva trasfuso nella mirabile sintesi del `nomignolo´. Nell'insieme questi appellativi sembrano assomigliare ad un parapiglia di lingue babeliche, invece, uno per uno, visti da vicino ed associati al `nominato´, avevano una loro grandiosità rappresentativa. Esempio: GATTU SERVAGGIU, la sua caratteristica predisposizione fisiognomica somigliante al gatto, con il rafforzato aggettivo `servaggiu´, sintetizzava perfettamente il soggetto in quanto a carattere, movenze e determinazione. Cosa vi aspettate per CROCCHIATTU? Un omino esile ed affilato, somigliante ad un uncino con lo sguardo cupo e ritorto; BAUCCIU, il suo comportamento era sempre così marcato e ridondante come l'abbaiar del cane; e così via. Leggo, pronuncio ed ascolto appellativi come: JHIJHILLU che sembra il nome, arabeggiante, del venticello dell'anima che allontana e porta via i dispiaceri della vita; TRENTACAPELLI è uno sfottò di grande effetto estetico espressivo pari al soggetto a cui era destinato; CIANGIMICU espressione di arcaico lamento che rimanda, anche foneticamente, ad antichi rituali funebri greci; poi BUSCIACCU - SCIABIACCU - SCIASCIU - CORDIAJHIU somiglianti a sciabordii labiali che giocano con un immaginario alfabeto sonoro marino; CUAGGHJIU sembra un'essenza coagulante per fondere spirito e fattezze popolari; COCOVIVOLO somiglia ad un verso gioioso e giocoso prodotto da un uccello divinatorio; MENZUCOZIATTU apostrofo scherzoso rivolto ad una povertà dignitosa ed imperante; CUCCICUCCI appellativo ironico e canzonatorio dedicato ad un marito tradito e, ciononostante, particolarmente fedele; CHICHIRIJHUALU felice sintesi tra verso e postura di gallo e gallina; altra delizia fonetica è SBIUATTU simile ad un vocalizio che casca, rimbalza e prefigura un repentino cambiamento d'umore; e che dire poi di MICCIALORDA? Magnificenza espressiva per definire il de cuius, pace alla sua anima, come un'appendice flaccida urinaria perdipiù a marchio INP (Igienicamente Non Protetta)! MALANDRANU è forse un pastore poco accorto alla guida del proprio gregge? A tal MARIA 'A LORDAZZA Fabrizio De André avrebbe dedicato sicuramente un'intera ballata tutta accordata sul filo di boccaccesche memorie; per TURDUNI è automatico il riferimento all'aggettivo “tardo” che induce a pensare ad una persona tarda di mente, lenta, anche stordita, invece, sorprendentemente scopro che deriva dallo spagnolo “aturdida” ossia “ottuso nel mettere da parte il proprio individualismo a favore di un bene comune”! Hazzz… enommidicivinente! C'è ancora 'RREMICHIALI, mitico personaggio quasi sempre ebbro, sempre Re, con la moglie, sua fedele e disperata ancella, che quotidianamente assisteva, rassegnata, alle sue performance liriche-canore accompagnate da strabilianti posture e pirotecniche movenze, averlo intercettato ha sicuramente reso assai più simpatica la vita; CHIMIRRI, sembra il titolo onomatopeico di un antico canto che il grillo faceva per attrarre la sua femmina ritrosa; PORTARU, bevitore senza controllo che ogni sera aveva la garanzia ed il privilegio di essere `portato´ dalla cantina all'uscio di casa tramite un ben organizzato ed efficiente Pronto Soccorso per alcolisti che usava magistralmente la carriola da parte di premurosi scugnizzi volontari; e poi c'è tanta fisiologia evacuativa - CACALICANE, CACALIPANNI, CACALISCIU, CACARELLA, CACARIAJHIU, CACATU -, a mò di offensiva ed oltraggiosa schioppettata sparammerda! Tutto questo avveniva in delle “location” deputate: ... nel brusio “da' chiazza”, in una diatriba “'nto vicu”, nel chiacchiericcio “da' cantina”, nel riordino “du' catuajhiu”, aspettando impazienti `a funtana´ a riempir le brocche, mentre si `vindignava´, una volta persino 'a missa, mandando tutti in visibilio persino l'arciprete!
Lode al geniale inventore che, con magica intuizione, riusciva a sintetizzare il tutto in una stupenda pennellata di colore, apponendo sul retro la giusta targa identitaria. Bastava l'appellativo `giusto´ per uscire dall'anonimato. Oggi, queste modalità identitarie si vanno oramai perdendo, lentamente ed inesorabilmente i meccanismi di attribuzione vengono sempre meno, ed i `nomignoli´ si offuscano, vengono inghiottiti dalle nebbie dell'oblio insieme ai personaggi rappresentati. Io oggi cerco di ostacolare tutto questo - nostalgia canaglia - tramite una sorta di ricostruzione identitaria immaginifica, affidandomi alla memoria, ostacolando così il più possibile i naturali processi di sfaldamento delle cellule cerebrali. Mio il pregio, mia la colpa!

Tutto questo è destinato, come celebrativo omaggio, alla genialità creativa del pensare, del dire e del fare degli accquaruati (cu' dui “cc”) passati, presenti e futuri. Un ringraziamento particolare va al mio Maestro Elementare, il fu Giuseppe IERFONE, a cui debbo, oltre al saper leggere, scrivere e far di conto, anche l'arte di osservare il mondo! Lui lo chiamava `Spirito di Osservazione´: - Aviti 'u sapiti 'u guardati! - Dovete saper guardare - Pue scriviti! - Dopo descrivete - Non aviti 'u guardati sulu cu'…cu'…cu' l'uacchi, ma cu' tutti i si..., i si…, i sianzi! - Non dovete guardare solo con gli occhi, ma (sottolineato da un musicale e significativo balbettio) con tutti i sensi! - Tu non hai `Spirito di Osservazione´! - diceva divertito e divertendo - Tu hai sulu spiritu i patata! Ecco, tanto per stare in tema, il Magico Momento! Il Nomignolo! GINU PATATA! Ancora devotamente grato per questa fortuna concessami, auguro il ritorno di una feconda operosità “rinascimentale”, `da zappa 'a pinna´, produttiva di felicità e benessere per tutti. Un grazie a tutti coloro che hanno contribuito, con rettifiche e suggerimenti, a comporre questa lista.

Giovanni Luzzi

A
ABBRAMU
ABBRAMATU
ABBUCATU
ADDORMENTATU, Cola
ALARIU, 'u Ciucciu d'
ALBANESE
AMERICANU
AMERICANIAJHIU
ARANGARIAJHIU
ARENISI
ARISTODEMO
ARRAHATU, Cicciu
ARRIDIANTI, d'
AVRARU, d'

B
BABBARIAJHIU
BACCA, 'a
BACCHETTA, 'i
BAFFU, 'u
BAFFUTIAJHIU
BAFFUTU, 'u
BAMBULA, 'a, i
BANDISTA, 'u, du
BARABBA
BARRACCA, i
BARVIAJHIU, 'u
BATTARARA, 'a
BAU, 'u
BAUCCIU, 'u
'BBICU, 'u
BELE
BENIAMINU 'u Postinu
BERTONI, 'u Sacrestanu
BESTIA, 'a
BIBBI'
BIRRA, Cecco; Ruaccu
BISERTA, i
BOMBA, Pascalinu 'a
BOMBARDINU, 'u
BOMBINU, 'u
BOMBOLO
BONASCERA, 'a
BOVOLONI, i
BRASCIOLA, i; Vicianzu
BREA, 'a
BRIGADIARI, 'u
BRIO, 'u
BROGNATURI, 'u
BRUNDU, 'u
BRUNICIA, 'a, i
BRUSCARIAJHIU
BRUTTU, 'u; Pascale
BUFALA, Elisabetta 'a
BUGGI CALATI, 'i
BURDULESI, ' u
BURRIAJHIU, 'u
BUSCIACCU, 'u

C
CACALICANE, 'u, i
CACALIPANNI, Gianni
CACALISCIU
CACARELLA
CACARIAJHIU
CACATU, 'i, 'u, di
CAFONA, 'a
CAINU, 'u, i
CALLIPU
CAMARDIAJHIU, ' u
CAMELLU, 'u
CAMPANU, 'u
CANE, 'u
CANNALIATTU, 'u
CANNALONGA, i
CANNEJHIARU, 'u
CANTANTI, Pinu 'u
CANTINIARI, 'u
CANTO', i
CARAVIAGHJIU, 'u, i
CARMELU, Mastru
CARMELUCCIU, 'u, i
CARMINU, i; Piappi du'
CARRINU
CARTELLA, i
CARVUNARU, 'u
CASARU, 'u
CATANDEJHIA, i
CATARINI 'A MALATA
CATINA
CATTIVA, 'a, da
CAZALENTA, i
CE', Vicianzu i
CECATU, 'u
CHJIAPPARARA, 'a, i
CHICHIRIGHJIUALU, 'u, i
CHJICHJIU, 'u, i
CHJIERA, i
CHJIO', 'u, i
CHJIUAVU, Cicciu i
CHJIMIRRI, Alfredu i
CIALU, Brunu i
CIALUARU, 'u,
CIANGI MICU, 'u, i
CIANGIULINA/I, i, di
CIANOTA, 'a, i
CIARAMEJHIARU, 'u
CIARIAJHIU, Franciscu 'u
CICCHEJHIA, i
CICCANTUANI, i
CICCINA, Donna
CICCIU 'U LONGU
CIMENTIAJHIU, i
CINANCA
CIRARU, 'u, i
CIRUANTI, i
CITANNA, i
CITRUALU, 'u, i
CIUATU, 'u
CIUCCIARU, 'u
COCOVIVOLO, i
COCOZZA
CODDARARU, 'u
COJHIUZZU, 'u, i
COLA 'A PESCIA
COLA 'I FUSCA, i, di
COLA 'U CAHONI
COLARU, 'u, di
COLICCHJIU, 'u
CORAGGIU
CORDARU, 'u, du
CORDIAJHIU, 'u, 'a, di
CORIUSU, 'u; Cola
COSCIU, 'u
COSMINU
COSTANZINA, 'a, i
CRAPIA, Donna Rafhela
CRISTARIAJU, i, dù
CRISTU AJHIUTAMI
CRISTU, Rafhela du'
CROCCHIATTU, 'u, i
CRUCIFISSU, i
CUAGGHJIU, 'u; di
CUAPPULA RUSSA, i
CUAPPULATU, 'u
CUATULAPULICI
CUCCICUCCI, i
CUCCU, 'u, du
CUNCETTA, Marianna i
CURRA, 'a, di
CURTEJHIARU, 'u
CURTU, 'u, i
CURULLA, 'a, di

D
'DODDU, 'u
'DDUCCU, 'u, du
DENTONA, 'a
DINAMISU, 'u, i
DONNA PARMA
DON TOTO', i

F
FACCILORDA, i
FARFALLA
FATIGA, Pascale i
FERRAUTA, 'a, da
FERRIATTU, i; Cicciu
FIARRU, Piatru
FICATEJHIA, 'a
FILOSOFU, 'u; Brunu 'u
FORGIARU, 'u
FRANCISCHIAJHIU
FUNTANARU, 'u
FURMAGGIU, Cicciu

G
GABBATU, i, dù
GAJINARU, i, di, du
GARIJHIU, 'u, di
GARUAMPULU, i, dù
GATTU, 'u, du; Piappi 'u
GATTU SERVAGGIU, 'u, du
GENERALE, 'u, du
GERMANESE, 'u
GESU', Piatru i
GIACCHETTA, i; Cicciu
GIARDINARU, 'u, du, di
GIANNI I GIAMBA
GILUARMU, Mastru
GIMI', 'u, di
GINU PATATA
GIORDANU, i
GIOSE', Mastru
GIUARGI, di
GRAVIGGHJIA, di, i
GRINGIA, Catarini i
GUAPPU, 'u, du'
GUARDANCIALU
GUARINU, i
GUCCIARI, 'u
GUDIAJHIU, i
GUERRA, Micu i
GUNNARU, 'u
GURDEA, 'a, di, i

H
HERRIZZA, i
HACCETTIUAJHIU, 'u, a, di

J
JHIURI
JHIAPICU, i
JHIJHILLU, i
JURACARNISA, 'a
JURAMIANTU, i

L
LALLU, 'u
LANCIANU, 'u, 'a, i, di
LAROSA, 'a, i
LEUNI, 'u, Ciccu du
LIBERATA, i
LICARDU, Cola 'u
LICCARDU (con 2C)
LICCU, 'u
LILLA, 'a
LIMPIDOTA, 'a
LIMPIDUATU, Pinu 'u; Ruaccu 'u
LIRE MILLE, Pascalinu
LISCIU, 'u, du
LIUCCIU
LOIGIA 'a Paccia
LORDAZZA, Maria 'a
LUCERTIAJHIU, 'u
LUMERA, i
LUNEJHIA, i; Pascale
LUPICEJHIA, 'a
LUPU, 'u, du; Cola 'u
LUTRARU, 'u, di

M
MADELA, Mariangela i
MADIO, i
MAGGIORI, i
MAGU, 'u
MALANDRANU, 'u
MALERBA, i
MAMMINU, 'u, 'a, du, di
MANCINA, i
MANGIANTI
MARASCIALLU, 'u, du
MARCATONNA, i
MARCHISEJA, a, da
MARINIAJHIU, 'u, 'a, du, di
MARMITTA, i
MARTINU, i, u, di
MARUCCIA, i, di
MARUZZA, i
MASSARU, 'u, du; i Grijhiu
MAZZUALU, i, du, di
'MBE', i; Peppinu i
'MBELU, i, du
'MBRELLARU, 'u, du
'MBROGINU
'MBRUASI
MENZUCOZIATTU, 'u, 'a, du, di
MENZALORA, i, di
MICA, Nazarenu i
MICANTONIAJHIU
MICCIALORDA, i
MICUZZIAJHIU
MILLIBOZZI
MIMI'
MINDITTA, i
MITRAGLIA
MONACHIAJHIU
MONACU, 'u, du
MUATTI, i
MULINARU, 'u, 'a, i, du, di
MURALE, Pascale i
MUSCAREJHIA
MUSCI, 'u
MUSOLINO
MUSSULUANGU, i, di
MUTOBLE'
MUTU, 'u, 'a, du

N
NANDAREJHIA, i
NANNARIAJHIU, 'u, 'a, du, di, i
NASCA, i
'NGRATU, 'u, 'a, du, di, i
'NCHJIOVATU, 'u, 'a, du, di, i
'NDERA, i, 'a, di; Nigra i
'NDOCCIA, Ruaccu i
'NDOLLA, i, Gianni i
'NGEGNIARI, 'u
'NGORDA, Catarinejhia 'a
NICODEMO
NICOLISA, 'a,
NICOTARISI, 'u, Gianni 'u
NINI', i; Mastru
NINU, Mastru
NISI, i, Pascale i
'NTICCU, 'u, 'a, da, i
'NTONARIAJHIU
NUZZU, Mastru
'NZILLU, 'u, 'a, du, di, i

P
PADEJHIA, i, di
PAJHICCHIU, 'u
PAGGHJIETTA, i
PALACCARA, 'a
PALACCU, 'u
PALLU, 'u, du
PANATU, 'u, 'a, du, di, i
PANIATTU, 'u, du
PANIFICIARI, 'u, i
PANTALEO, i
PANZATOSTA
PAPA, 'u
PAPPUNI, 'u, di
PARANDIALLI, i
PARENTI, 'u
PARISI, 'u, di, i
PARMA, i Donna
PARRACUNI, i, di
PARTIGIANU, 'u, 'a, du, di, i
PASCALAZZU
PASCALIAJHIU, da Perzicara
PASCALINA, Donna
PATANCA
PENITENZA, i, di
PERDINU, 'u, 'a, du, di, i
PETRUSINU, i
PEPPINIAJHIU
PETTINATURI, 'u, du, di
PERCIATU, 'u, du, di
PERZICARU, 'u, 'a, du, di, i
PIAPPU, 'u, du
PICA, i
PICARU, 'u, 'a, di, i
PIGNATA, 'Ntona i
PIGNATARU, 'u, du
PILATU, 'u, du, i
PILOROSSO
PILUSU, 'u
PIMADUARU, i
PINNATA, i
PINTIMALLI
PIPALUARU, 'u, 'a, du, di, i
PIPI 'A CITU
PIRRIA, 'u, du
PIRRUCCI, 'u, di, i
PISCIALLUAGGHJIU, i
PISCIARU, 'u, du
PISPICI, 'u, i, du, di
PISTASOLA, i
PITALLALLU, i
PITARU, 'u, 'a, du, di, i
PITTICEJHIA, i
PITUSU, 'u, 'a, du, di, i
PIU, 'u, 'a, du, i; Ciccu du; Marinu du
PIZZATU, 'u, 'a, di, i
PIZZICAFIARRU, u
PIZZITANU, 'u, du, i
POCI
POETA, 'u; Brunu 'u
POPOLANA, Rafhela 'a
PORCARU, 'u
PORCHERIA, 'a, di, i
PORTARU, i; Gianni i
'PPHA', 'u, 'a, du, di, i
PRENA, a, da
PREVATI, 'u; Pinu
PRIURI, 'u, du
PROCOPIU
PROPPIATTU, 'u, di, i
PRUPPUNI, 'u, di, i
PUARCU, 'u; Pascale 'u
PULICI, 'u, di, i; Brunu 'u
PULICIAJHIU, 'u
PURVARARU, 'u
PURVARATA, i

R
RAJHELOCCIU, 'u, i
RAMERA, i
RAPINTU, Micu du'
REJHIU
RICCHJITUASTI
RICCIOLINU, ú, dú
RIGOGGIARU, 'u
RIMITA, 'a
RIVIGGHJIU, i
RIZIZZU, 'u
ROCINIAJHIU, 'u
RREMICHIALI, 'u
RUNCHEJHIA, i
RUNCIJJHIA, 'a
RUVACIARU, 'u

S
SARDASICCA
SANTANGIALOTA, Maria Giuseppa 'a
SANTANTUANI, i
SBIUATTU, 'u, du
SCARAFAGGHJIU, i
SCARPARIAGHJIU, 'u, du
SCARPELLINU, 'u
SCELLA, 'a, da
SCERIFFU, 'u
SCIABBIACCU, 'u, i
SCIANCATU, 'u
SCIERI, 'u, du
SCIASCIU, 'u, du
SCIENZIATU , 'u
SCINTILLA, i
SCIUNDUTA, 'a
SCULARAPI, i, di
SDARRAMATURI, 'u
SDAZIATURI, 'u, du
SERRATISA, 'a
SERRATURA, 'a, da
SGARGIAVIJHIUAZZU
SGARRISTA, 'u
SIGNURI RANDE
SINDACHIAJHIU, 'u, du
SMICCIATELLI, i
SMICCIU, i, ú, di
SOTIZZU, i; Brunu i
SPAZZINU, 'u
SPIRDATU, 'u
STAGNINU, 'u, 'a, du, di, i
STIMATURI, 'u
STRAMANDA GAJHINI, Alfredu i
STRONAMU, 'u; Peppinu 'u
SURDU, 'u, di
SURIACA/U, 'u; Peppinu i; Cuacciu i
SURICIAGHJIU, 'u, di
SURRU, 'u, 'a, du, di, i

T
TABACCHERA, i, di
TALE', Ruaccu i
TALLARICU, i; 'Ntuani
TAMARRU, 'u
TAMBURINARU, 'u, di
TAMBURRARU, 'u
TAMBURRELLU, i
TAMBUTARU, 'u, di
TATA'
TAVEJHIA, Nina i
TAVERNISA, 'a, 'u, di
TEDESCU, 'u, di
TEMPESTA, i
TERRA, Micu i
TERRIMOTA, 'a, da
TESTANIGREJHIA, i
TILUNI, 'u, i
TIRESEJHIA
TIVIJHIU, 'u, di, da, i
TOTO'
TRACCHEGGIU, 'u, di, i
TRAFFICU, Cicciu
TREMATERRA, i
TRENA, 'a, da
TRENTACAPELLI, i
TRIDICINU, i
TRIDDINARI, i
TRIPODINU, 'u, 'a, da, du, i
TRIESTE, i; Mastru
TRIUAMPU, 'u, du, di
TRUMBONA, 'a
TORCICUAJHIU
TUARCICUAJHIU MALIGNU, i
TUASTU, 'u; Francu
TURDUNI, i
TURINDU, i; Mastru
TURTUREJHIA, i

V
VALARDINU, 'u, 'a, di
VARANA, 'a, di
VASTIANA, 'a
VAVUSU, 'u
VIJHICALE, 'u, 'a, da, di
VIGNA, 'Ntuani i
VILATU, 'u, du, di, i
VITOCECCO

Z
ZASSU, 'u, du
'ZZERA, 'a
ZICCAREJHIA, 'a, i
ZIGHALU, 'u, du, di, i
'ZZILINDU, 'u, i
ZINGARU, 'u
ZIZI', i; Cicciu'
'ZZOPPARIAJHIU, 'u
'ZZUAPPU i Lienchi