Gazzetta del Sud del 18 Marzo 2017

C'è attesa nella frazione Limpidi, dove domani verrà riproposto il "Cumbitu" di San Giuseppe, secolare banchetto collettivo a base soprattutto di verdura, stocco, pasta e ceci che, ogni anno, coinvolge la piccola comunità.
Un tempo preparato dalle famiglie più povere, che si privavano del già scarso cibo per offrirlo caritatevolmente a quelli, anche dei centri vicini, più bisognosi di loro, oggi il banchetto viene preparato da alcune famiglie, ogni anno diverse, che fanno voto e lo offrono a tutta la cittadinanza, in particolar modo anziani, malati e gente sola.
Una tradizione per cui resta immutato l'attaccamento dei cittadini, alcuni dei quali se emigrati rientrano in paese. Molto sentito, poi, è il lato religioso del rito, che vede ogni anno scegliere tre componenti della comunità per impersonare la sacra famiglia, incaricata, dopo la benedizione, di fare il primo assaggio delle tredici pietanze del banchetto a cui, solo successivamente, chi può partecipa di persona, mentre agli altri il cibo (a devuziuani) viene portato a casa.
Insomma, una bella tradizione identitaria che si rinnova ogni anno e a cui il parroco, don Rocco Suppa, invita quanti nell'intera provincia abbiano piacere a partecipare.
Valerio Colaci