Il Quotidiano dell'8 Gennaio 2016

Minoranza sul piede di guerra contro l'amministrazione guidata dal sindaco Giuseppe Barilaro e dopo la "querelle" sulla convocazione del consiglio comunale per l'approvazione del bilancio, i tre consiglieri di minoranza Francesco Scarmozzino, Cosmina Silipo e Vincenzo Crupi presentano un esposto al prefetto e alla Procura della Repubblica per chiedere «la punizione dei responsabili di tutti i reati che codesta autorità giudiziaria ravviserà».
Secondo quanto sostengono i tre consiglieri, l'acqua erogata dal Comune di Acquaro potrebbe non essere stata potabile per mesi e su questo i cittadini non solo sarebbero stati all'oscuro ma nessuna delle autorità preposte a garantire la salubrità dell'acqua pare abbia fatto qualcosa a tutela dei cittadini acquaresi. I tre sarebbero venuti a conoscenza di tale criticità leggendo i rapporti pubblicati dall' Asp di Vibo in cui i parametri delle analisi effettuate sui prelievi di alcune fontane pubbliche non sarebbero conformi. Secondo quanto riportato dall'indagine effettuata dai tre consiglieri di minoranza, già dal mese di giugno dello scorso anno, nella fontana pubblica di Via Europa veniva riscontrata la presenza di coliformi in misura superiore alla norma. Stessa cosa si sarebbe riscontrata nei prelievi effettuati in quella di Piazza De Lorenzo nella frazione Limpidi, dalla fontana di Piazza Marconi, dei serbatoi di "Limpidi" e di località "Calcara", e dalla fontana "Mastro Carmelo".
«Allo stato disconosciamo - si legge tra le righe dell'esposto - se i soggetti preposti abbiano ottemperato agli obblighi previsti dall'articolo 1 del D.lgs 31/2001, ovvero se abbiano indicato ed intrapreso i procedimenti cautelativi e quelli necessari per ripristinare la qualità delle acque, non essendo stato possibile rinvenire nell'archivio dell'albo pretorio on-line del Comune di Acquaro alcun avviso relativo ai processi avviati per ripristinare la qualità delle acque. Tuttavia - sostengono inoltre - si può affermare che della riscontrata non conformità delle acque non è stata data adeguata informazione ai consumatori che hanno continuato ad approvvigionarsi dell'acqua destinandola al consumo umano».
Tranquillo e sereno sulla vicenda si è dimostrato il sindaco Barilaro che puntualizza «a partire da questo momento, non intendo occuparmi delle pretestuose quanto insignificanti azioni dei tizi di che trattasi». Per quanto riguarda la potabilità dell'acqua ha evidenziato che «il Comune di Acquaro tra i primi si è dotato di un piano di autocontrollo delle acque e sempre in sinergia con la prefettura di Vibo Valentia ha risposto alle esigenze di azioni e tutela della salute dei cittadini. Evidentemente - riferendosi ai firmatari dell'esposto - i tizi non hanno idea di cosa sia un piano di autocontrollo né certamente avranno idea di quanti adempimenti necessitano per puntualmente e regolarmente amministrare. Con queste considerazioni - conclude Barilaro - si chiude definitivamente l'interlocuzione a distanza con animi avvolti in un odio accecante».
Giuseppe Parrucci