L'Ora della Calabria del 23 Gennaio 2014

In principio fu il comune di Acquaro, il primo a beneficiare della maestria artistica del falegname Peppino Luzzi il quale, dopo aver sbizzarrito la propria fantasia e le sue doti manuali nella realizzazione di oggetti e strumenti del passato, si è cimentato nell’esecuzione lignea del gonfalone simbolo del centro montano, riprodotto fedelmente con legni di varie piante e donato all’ente in un’apposita cerimonia svoltasi qualche anno fa.
L’opera, particolarmente pregevole, suscitò l’“invidia” di qualche altro sindaco che volle che mastro Peppino realizzasse anche per il proprio comune l’icona identificativa dello stesso. Così avvenne e, l’anno scorso, durante un’altra pomposa cerimonia, stavolta nella lontana Monterosso Calabro, il falegname donò a quel comune il proprio stemma, da lui realizzato con la maestria che lo contraddistingue, grazie alla quale è divenuto noto anche al di fuori dei confini del proprio paese, avendo realizzato esposizioni delle sue creazioni, oltre che ad Acquaro, in diversi centri della provincia. Ora è giunto il turno del circolo “Caccia e pesca” del centro montano, anch’esso omaggiato del proprio stemma realizzato dal falegname acquarese che, alla presenza dei presidente Gabriele Sangiuliano e dei soci dei club venatorio, con piacere ha voluto donare il proprio manufatto, il quale ora fa bella mostra di se affisso ad un muro nella stanza principale della sede associativa. Una realizzazione che sebbene gli sia stato fornito apposito progetto, Peppino Luzzi ha voluto eseguire secondo la propria ispirazione e secondo il proprio “modus operandi”, come sempre fa quando si cimenta in qualsiasi tipo di lavoro decida di porre in essere. Dagli antichi giochi, alla riproduzione di vere e proprie miniature di esempi di archeologia industriale - come oleifici, segherie, mulini, telai di filatura -, passando per la realizzazione di oggetti sacri e, persino, monumenti e chiese di Acquaro, fino ad arrivare ai gonfaloni, tutte le sue creazioni portano impresso il proprio marchio di lavorazione, che risulta noto a quanti hanno modo di ammirare i suoi lavori che, oltre ad esporre in giro per la provincia, tiene in mostra permanentemente nella sua abitazione di via San Rocco, aperta ogni giorno a turisti, emigrati e semplici curiosi che hanno voglia di riscoprire un passato che, spesso, disconoscono, anche se rappresenta il concime principale delle loro origini. Per tale ragione, un vivo ringraziamento giunge dal presidente Sangiuliano, dal direttivo e dai soci tutti a mastro Peppino Luzzi, per aver voluto onorare il loro circolo con una sua opera che, come le altre, è unica ed irrealizzabile perfettamente uguale.
Valerio Colaci