Calabria Ora dell'8 Giugno 2012

Raffinato pranzo di fine corso, quello preparato mercoledì scorso, alla presenza di personalità scolastiche e locali, dai ragazzi dell'alberghiero di Acquaro, come prova pratica (in aggiunta a quelle relazionale e professionale) dell'esame di triennio che li ha visti conquistare la qualifica professionale.

Una conquista a pieno titolo, a giudicare dalla maestria con cui gli alunni, guidati dal professore di cucina Gregorio Grande, hanno preparato i piatti, dal gusto delicato e prelibato, unendo i sapori del mare e della montagna.
Al banchetto, come ospite onorario, era presente lo storico preside del superiore del centro montano, filiale dell'istituto "Einaudi" di Serra, Francesco Scopacasa, l'ideatore del passaggio da ragioneria ad alberghiero, che ha lanciato un appello agli amministratori della zona a fare il possibile affinché l'istituto ad Acquaro non muoia, in quanto vivaio culturale che valorizza tutto il circondario. Consumato un variegato buffet, gli ospiti - tra cui sindaco e vicesindaco di Dasà, Giuseppe Corrado e Raffaele Scaturchio, il rappresentante dell'amministrazione di Acquaro Gabriele Galati, il presidente della comunità montana Renato Pata, il fiduciario della scuola di Serra Vincenzo Miletta, tanti professori dell'istituto, i rappresentanti dalla parrocchia di Acquaro e degli istituti comprensivi di Acquaro e Arena, l'esperto mandato dalla camera di commercio, con funzione anche di esaminatore, Luca Giordano - si sono accomodati in sala per la degustazione del banchetto, servito dai ragazzi di sala bar, scrupolosamente supervisionati del loro professore Michele Licastro.
Piatti dal gusto delicato e armonioso, la spiegazione dei quali è stata affidata ad alcuni degli stessi alunni, che hanno descritto quanto poi i commensali si sarebbero accinti a gustare con piacere.
A fine pranzo, il preside della scuola Antonino Ceravolo ha ringraziato i presenti e fatto i complimenti a docenti, assistenti e studenti, «i quali hanno potuto fare il loro esame conclusivo utilizzando voi presenti come cavie». È certo che, fare le cavie se gli esperimenti sono così deliziosi, non è certo un rischio.
Il vicario di Acquaro, il docente d'italiano Pasquale Colaci, invece, ha espresso i suoi particolari complimenti per il pranzo affermando che «se i ragazzi ci seguissero nella teoria come fanno nella pratica, sarebbero dei geni al completo».
In conclusione, il preside ha consegnato agli esaminandi gli attestati di un corso serale, tenuto durante l'anno, di sommelier e cucina tipica regionale "tra storia e tradizione, alle radici dell'alimentazione", curato dai professori Licastro, Mesiano, Colaci e Ramondino. Doppio attestato, dunque, per gli alunni dell'alberghiero che da grandi saranno provetti chef.

Valerio Colaci

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