A un mese dall'incendio sviluppatosi in contrada Fellari.

Gazzetta del Sud del 19 Aprile 2015

Esattamente un mese fa, in un ventoso pomeriggio, un incendio sviluppatosi fortuitamente dal caminetto distrusse completamente l'abitazione di una onesta e rispettata famiglia di contrada Fellari, mandando in fumo i sacrifici di una vita.
Al loro dramma si dimostrò vicina l'intera popolazione, e non solo quella di Acquaro e delle sue frazioni, e la stessa amministrazione comunale, che, per bocca del sindaco, «parlando di terribile disgrazia che addolora» sin dall'immediato aveva manifestato l'intenzione di porre in essere una qualche iniziativa di aiuto. E la macchina della solidarietà non tardò a partire, tanto che sin dai giorni successivi alcuni privati cittadini si lanciarono in una raccolta fondi porta a porta, interessando anche la parrocchia del paese e quelle dei centri limitrofi, così come pure gli abitanti di Acquaro e dei paesi confinanti, che hanno risposto con piacere e con il cuore.
Ieri, attraverso un manifestino affisso per le vie dalla famiglia che ha subito il devastante incendio, sono arrivati i ringraziamenti per il sostegno. «Il drammatico evento che ha colpito la nostra famiglia nei giorni scorsi - si legge nel manifesto - ci ha permesso di avvertire un grande e profondo spirito di fratellanza da parte dei nostri concittadini. Sentirvi vicini e partecipi ci ha aiutato a non perdere la speranza. Pertanto desideriamo esprimere la nostra gratitudine verso tutti coloro che hanno manifestato la loro solidarietà e il loro affetto in questo particolare momento». Un ringraziamento profondo, quello che viene espresso, in quanto «ogni singolo vostro gesto ci aiuta a non sentirci soli e a guardare al futuro con rinnovata fiducia». Pertanto: «rivolgiamo il nostro ringraziamento a tutta la cittadinanza di Piani, Acquaro, Limpidi, Dinami, Melicuccà e Dasà» e un «sentito grazie alle parrocchie di Acquaro, Limpidi, Monsoreto, Sacro cuore di Gesù e al sindaco».

Valerio Colaci