Gazzetta del Sud del 9 Gennaio 2015

Avesse portato loro, la befana, cenere e carbone, gli alunni dell'istituto alberghiero "Einaudi" avrebbero potuto riscaldarsi almeno con quelli. Ma così non è andata e, siccome al rientro dalle vacanze mancava pure il gasolio, gli stessi, quanto meno la maggioranza di loro, causa eccessivo freddo si
sono trovati a dover disertare le lezioni.
Trovano così conferma anche ad Acquaro le parole con cui, nei giorni scorsi, il presidente della provincia di Vibo, Andrea Niglia, descriveva i tragici problemi di cassa in cui versa l'Ente, problemi che, divenuti ingestibili negli ultimi tempi, traggono da lontano la loro radice, se si considera che nello stesso periodo di due anni fa la medesima scuola rimase al freddo, e gli alunni in protesta, per oltre 15 giorni, prima che ci si decidesse di fornire alla stessa una piccola quantità di Gasolio, appena 1000 litri a fronte dei 2500 necessari.
Tornando al contesto attuale, ha parlato di «situazione critica» Pasquale Colaci - insegnante di lettere e vicario del preside ad Acquaro - «poiché, essendo la scuola posta in una zona a ridosso del fiume, essa è particolarmente soggetta all'umidità, quindi, il freddo è pungente». Nonostante ciò pare vi siano stati alcuni "temerari", circa il 20 per cento degli alunni, che hanno deciso di sfidare il gelo di questo inizio anno, entrando ugualmente in classe.
Valerio Colaci