Resoconto di 5 anni del sindaco di Acquaro che fa recapitare un opuscolo ai concittadini.

Gazzetta del Sud del 29 Aprile 2015

Il sindaco Giuseppe Barilaro e gli amministratori durante uno degli incontri con i cittadini di Acquaro - Fonte dell'immagine: Gazzetta del Sud
Il sindaco Giuseppe Barilaro e gli amministratori durante uno degli incontri con i cittadini di Acquaro - Fonte dell'immagine: Gazzetta del Sud

«Non un opuscolo celebrativo, ma il resoconto dell'attività svolta». Questo il senso dichiarato della pubblicazione ricevuta ieri dagli acquaresi, 40 pagine corredate di foto a colori, sulla gestione del quinquennio Barilaro.
Stampato in 1500 copie, per avere un «formato più comprensibile», andando incontro a quella «fascia di popolazione che ha poca dimestichezza con gli strumenti informatici», il rendiconto del sindaco Giuseppe Barilaro consta di nove sezioni/campi d'intervento in cui i «risultati sotto gli occhi di tutti», si sono conseguiti attraverso «un lavoro immane», per il quale «ringrazio i miei compagni di viaggio che, con lealtà e correttezza hanno assentite al mio agire». Non mancano le stoccate del primo cittadino verso chi «da una vita lavora nell'ombra per demolire esperienze, uomini e idee» e chi «ha tentato di fare politica urlando». Il lungo preambolo accenna anche al «ripudio dell'agire mafioso» ed alle azioni intraprese in tale direzione: «Contrasto all'abusivismo edilizio; costituzione parte civile nel processo "Luce nei boschi"; trasparenza nella vendita del patrimonio boschivo».
Rivendicata una «politica tributaria equa e oculata, con tasse invariate e inapplicazione della "Tasi"», l'opuscolo entra nel vivo con le attività in campo socio culturale: "Comunitarium" 2012; cittadinanza onoraria al pugile Benoit Manno; intitolazione via al dottor Stramandinoli; visita pastorale vescovo Luigi Renzo; contributo al restauro del crocifisso del '600; collaborazione con associazioni cittadine. Nell'ambito della scuola, dell'istruzione e del trasporto pubblico vengono, invece, ricordati l'adeguamento sismico della scuola elementare di Acquaro, dove è stata sostituita pure la caldaia, la riqualificazione del plesso di Piani, l'azione per il mantenimento della sede del polo scolastico, l'efficentamento del servizio scuolabus, con la riduzione del ticket agli studenti di Piani.
Reclamate anche l'azione contro la soppressione della guardia medica, la correttezza dell'iter seguito durante la protesta per la sostituzione del medico di base, dopo la morte del compianto dottore Crupi e l'attenzione verso le fasce più deboli.
Quindici pagine sono per i lavori pubblici, dove, tra le altre cose, si elencano: riqualificazione della piazza (fontana Nettuno, facciata municipio, spostamento monumento ai caduti); attenzione verso il cimitero, dove sono stati realizzati nuovi loculi (analogo discorso per Limpidi), videosorveglianza; manutenzione illuminazione pubblica; parco giochi; sistemazione di diverse strade (almeno 20 quelle elencate), sia ad Acquaro che, soprattutto, nelle frazioni, dove vengono rivendicati anche la riqualificazione di impianti sportivi, idrici (manutenzione di quelli esistenti e realizzazioni di nuove opere, come il pozzo artesiano a Cerasara) ed irrigui, grazie anche al beneficio di vari finanziamenti Piar per diverse centinaia di migliaia di euro. Seguono l'ambito protezione civile (dove si informa della dotazione, al Comune, di un piano per la gestione delle emergenze e delle prove di staticità sismica sulla scuola elementare) e l'attività normativa, con l'emanazione di svariati regolamenti.

Valerio Colaci

Relazione di fine mandato