Calabria Ora del 11 Giugno 2009
Si è spento nella mattinata di ieri all'età di 92 anni, Giuseppe lerfone, eclettico intellettuale ed uomo di cultura acquarese, uno di quei personaggi che, per il loro operare, rimarranno nell'immaginario collettivo di una comunità intera a lungo.
Il professore lerfone, come lo chiamavano tutti, è stato, per oltre 40 anni, un carismatico insegnante elementare di cui rimangono ben impressi nelle mente di generazioni di scolari la rigidità dei metodi e l'esemplarità delle punizioni nei confronti di coloro che non rigavano dritto. Oltre alla scuola, l'altra passione di Giuseppe lerfone era la musica, che lo aveva portato a diplomarsi nel 1939 al conservatorio "San Pietro a Maiella" di Napoli. È un pezzo della storia di Acquaro il "Gran concerto Bandistico Rossini", la banda del paese composta da ben 65 elementi da lui fondata nel '47 e diretta nelle feste patronali di varie città calabresi e non solo. Ma una personalità eclettica non si ferma a ciò. Ed ecco che il suo segno lerfone lo ha lasciato anche nel teatro di Acquaro, da autore di diverse commedie e drammi inscenati nel piccolo centro delle Serre. Tra le altre, memorabile fu la messa in scena nel settembre del '45 del dramma in cinque atti, "Dorotea di Agrinion", in cui ricostruì le vicissitudini di una eroina greca, Dorotea Papazissi, la quale, dopo l'armistizio del '43, salvò dalla furia dei tedeschi per poi sposarlo un giovane caporal maggiore acquarese, Franco Carnovale, di stanza nell'isola ellenica durante l'occupazione nazifascista. Un dramma che, a detta di chi lo ricorda, suscitò tanta commozione e molto successo, al punto che l'autore ricevette la proposta per farne la sceneggiatura di un film. E nella sua polivalenza Giuseppe lerfone è stato anche sindaco di Acquaro per ben 13 anni, dal '52 al '65, realizzando importanti opere come il sistema fognario e portando in paese l'elettricità. Quasi proverbiale la sua meticolosità anche in questa occupazione che lo portava a seguire personalmente la corretta realizzazione di ogni opera pubblica. I funerali si svolgeranno oggi alle 17:30. Ora, ovunque sia, lo immaginiamo seduto su una poltrona a leggere un libro, una rivista o un quotidiano, attività che, lucido sin quasi alla fine, non ha mai smesso di svolgere e che, crediamo, continuerà anche nell'aldilà. Buona lettura Professor lerfone.
Valerio Colaci
