Calabria Ora del 27 Maggio 2012

Partecipata manifestazione, alla presenza di autorità civili e militari, quella svoltasi sabato all'istituto comprensivo "D'Antona" di Acquaro, a conclusione del progetto Pon "Le(g)ali al sud", che, realizzato in partenariato col comune di Joppolo e dedicato al rispetto dell'ambiente, ha coinvolto la media e le ultime 2 classi della primaria, in 2 distinti lavori (rispettivamente, "Il buon cittadino del domani" e "Rispetta l'ambiente"), aventi come tutor interni gli insegnanti Veneranda Nesci e Rocco Rottura (media), Caterina Montirosso e Rosanna Lopresti (primaria), ed esterni Vincenzo Gerace e Antonio Bianco, mentre, il ruolo d'esperto è andato a Francesco Alessandria, docente Unical.

Il progetto, nel complesso, è stato spiegato dalla preside Caterina Barilaro che, ringraziando i presenti ed elogiando i fondi europei indirizzati al recupero delle regioni svantaggiate, ha parlato di «momento importantissimo che avviene in corrispondenza di 2 rilevanti eventi per la legalità: l'anniversario della morte di Falcone e Borsellino, e l'attentato alla scuola di Brindisi, fatto gravissimo contro un luogo che dovrebbe essere il più sicuro per i ragazzi. Il degrado ambientale - ha spiegato - è un problema che tocca tutti e va a colpire la terra, che c'è stata data in prestito dai nostri figli, verso i quali, inquinando indiscriminatamente, siamo stati disonesti. Oggi occorre uno sviluppo sostenibile, per il quale, ognuno nel suo piccolo, può fare qualcosa».
Il lavoro svolto dai ragazzi della media è stato illustrato dalla docente Veneranda Nesci che ha parlato di un «progetto con ampia ricaduta didattica, con una fase teorica, andando a toccare i principi che regolano l'ordinamento statale ed internazionale, lo sviluppo globale e le cause e le conseguenze dell'inquinamento, ed una pratica, con escursioni sul campo a Joppolo ed a Villa Vittoria, per un complessivo risultato che sarà una guida per il futuro dei ragazzi».
Il lavoro delle primarie, spiegato dall'insegnante Caterina Montirosso, invece, è consistito nel «portare i bambini a scoprire vari posti del loro paese che non conoscevano, cercando di far capire loro il funzionamento della differenziata e del riciclaggio e spiegandogli che, anche nei giochi, occorre rispettare delle regole per salvaguardare l'ambiente». Il risultato «nella speranza di aver dato loro il seme per coltivare la responsabilità» è stato un opuscolo.
Di progetto che «contiene il principio dell'educazione all'ambiente» ha parlato Francesco Alessandria, che, dopo un excursus sulle date da cui si è cominciato a dare attenzione al tema e sulla legislazione attuata, si è concentrato sui rischi (da calamità, tecnologici e sociali) che derivano dalla vulnerabilità ambientale, e sull'importanza dell'educazione alla prevenzione dei rischi ed a far si che l'uomo s'interfacci con la natura in un rapporto d'interazione. La lunga, istruttiva, mattinata si è chiusa con alcuni interventi dei presenti, che hanno ampliato il dibattito, e con le domande di alcuni alunni, cui Alessandria ha risposto in modo chiaro e semplice.

Valerio Colaci

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