Manno torna a parlare dopo la delusione per l'annullamento dell'incontro.

Il Quotidiano del 7 Settembre 2012

Come si ricorderà, l'incontro di boxe per il titolo del Mediterraneo che il pugile acquarese Benoit Manno doveva disputare ad Acquaro lo scorso 25 agosto è svanito qualche giorno prima a causa dei suoi procuratori che, con un cambiamento repentino della situazione, erano venuti meno a quelle che erano le condizioni del contratto stipulato.

A nulla è valso il concreto impegno messo in atto dal sindaco Giuseppe Barilaro per reperire i fondi necessari all'organizzazione dell'evento e a mettere in moto la macchina organizzativa in loco al fine di dare la possibilità al giovane concittadino di realizzare il sogno di "combattere ad Acquaro" il quale, per poter combattere per il titolo del Mediterraneo, aveva dovuto abbandonare il titolo di Campione Italiano dei Pesi Superpiuma.
La notizia del mancato incontro pugilistico ha veramente deluso tutti gli acquaresi che aspettavano con trepidazione di vedere da vicino Benoit Manno salire sul ring, per sostenerlo ed incitarlo nel suo incontro, ma la delusione e il rammarico più grande, di certo, sono stati quelli del diretto interessato che ha visto il sogno inseguito da anni infrangersi in un batter d'occhio.
«Sono stato preso in giro dalle persone che in realtà dovrebbero tutelarmi - ha affermato con rabbia Manno che a sangue caldo ha anche pensato - se valga la pena continuare la mia carriera professionistica o fermarmi qui con due titoli italiani in bacheca».
In realtà la boxe è uno sport che richiede tanti sacrifici oltre le botte; infatti il pugile viene spesso sottoposto a diete drastiche e ad allenamenti duri che portano il fisico allo spasimo delle forze. Proprio per questo il pugile dovrebbe solo pensare ad allenarsi per salire preparato sul ring e «non a combattere contro persone che in realtà dovrebbero tutelarlo ma che invece vedono in lui solo un mezzo per arricchirsi».
Ad un mese dall'annullamento dell'incontro che doveva disputare ad Acquaro contro l'ungherese David Kis, incitato dai suoi amici, allievi e fans, Manno decide afferma di voler continuare a salire sul ring. «Quel che mi è successo ha sicuramente dell'incredibile: una truffa vera e propria, peggio di un montante destro al mento. La fiducia sottolinea nella sua pagina di Facebook - dovrebbe essere alla base di un qualsiasi tipo di rapporto, ma quando essa viene a mancare o si è traditi, le conseguenze possono essere talmente gravi, che gli equilibri non si rimarginano più». Chiaro il riferimento ai procuratori che, venendo meno alle condizioni contrattuali, hanno di fatto boicottato l'incontro.
«Ho riflettuto e meditato a lungo sulla mia carriera e sul mio futuro, mollare sarebbe come darla vinta a quelle persone disoneste ed immorali, che hanno infranto il mio sogno per poche migliaia di euro. Continuerò, combatterò, come ho sempre fatto nella mia carriera. Sarò sicuramente un altro Manno: molto più agguerrito e con tanta voglia di rivincita».
Ne è pienamente convinto e pertanto spera di poter presto risalire su ring più prestigiosi. «Ho quasi sempre raggiunto gli obiettivi che mi prefissavo, ed il titolo italiano era uno di questi. Ora sogno l'Europeo, e so, che ho tutte le carte in regola per poterlo conquistare».
Nel concludere la sua breve riflessione Benoit invita gli amici di Facebook a continuare «a sostenermi come avete fatto fin'ora con i vostri messaggi calorosi che ho veramente apprezzato. Ringrazio tutti di vero cuore».
Per quanto riguarda invece la possibilità di disputare un incontro ad Acquaro non è detta l'ultima parola. Infatti il primo cittadino Giuseppe Barilaro, che in occasione del rinvio dell'incontro aveva dichiarato che "mai avrei immaginato un epilogo del genere", nell'esprimere la sua vicinanza personale a Benoit Manno ha anche espresso "il convincimento che possiamo riprendere da dove abbiamo lasciato per realizzare il suo sogno".

Giuseppe Parrucci