Ma anche a Pasquetta è una gioia.

Calabria Ora del 10 Aprile 2012

Quasi snaturata domenica di Pasqua ad Acquaro, dove, a causa delle avverse condizioni meteorologiche, è saltata la tradizionale Affrontata. Grandine, pioggia ed un freddo d'altra stagione, infatti, hanno impedito ai portatori di far uscire dalla chiesa, dopo la messa, le statue del Cristo, di Maria e di San Giovanni per la rappresentazione del sacro incontro che sancisce la presa di coscienza da parte della Madonna della resurrezione del proprio figlio, con il trionfo della vita sulla morte.

A trionfare quest'anno, invece, è stata l'acqua venuta giù dal cielo, contro la quale nulla si è potuto, se non rinviare l'evento al lunedì dell'Angelo, togliendo quel pizzico di retaggio pagano che, a conferma dell'estrema importanza che hanno le tradizioni, accanto alle celebrazioni della chiesa, contribuisce a far sì che sia un giorno di festa. In tal modo, la giornata, anche se di per sé sacra, ha perso quell'alone di magia che deriva dal mix di emozioni e palpabili sensazioni percepibili nel momento dell'incontro, rendendo inutile il pomposo e variopinto sfoggio di abiti e complementi di vestiario che molti conservano per l'occasione e che difficilmente si possono "ammirare" in altri giorni dell'anno.
Al contrario di altri centri del Vibonese, la tradizionale 'Ncrinata di Acquaro non è un evento antichissimo. Essa, infatti, si svolge da soli 34 anni, da quando, per fermo volere dell'allora parroco don Peppino Gagliardi che acquistò i simulacri appositamente per l'evento, venne istituita a realizzazione della volontà dei fedeli che, sino ad allora, erano stati costretti a recarsi nei centri limitrofi per assistervi. Da allora, nonostante la "giovane età", la manifestazione religiosa è divenuta nel sentire collettivo parte integrante di quel bagaglio di eventi che rappresentano l'essenza di una comunità.
In tutti questi anni non era mai accaduto, e per nessuna ragione, che essa non si ripetesse, poiché, nonostante si siano verificate giornate di pioggia e cattivo tempo anche in passato, al momento di "'ncrinare", a mezzogiorno circa, magicamente le nuvole subivano un quasi anomalo squarcio, lasciando spazio al sole che rimaneva splendente per tutta la durata dell'incontro e per la successiva processione. Cosa che, per un solo attimo, sembrava essere avvenuta anche domenica. Così, però, non è stato, costringendo il parroco e gli organizzatori, mentre gli ultimi impavidi spettatori che erano rimasti in piazza ad attendere si avviavano alle proprie dimore, ad optare per il rinvio al successivo giorno di Pasquetta.
Alla fine, sia pur con una presenza di gente largamente ridimensionata, è stata bella ed ugualmente emozionante. L'importante, d'altronde, è sempre che a "nrinata catte bona".

Valerio Colaci

Ritaglio dell'articolo     Video dell'Affrontata 2012