La giunta comunale non si è attivata immediatamente a sostituire i vetri rotti.

Il Quotidiano del 14 Giugno 2014

Vetro rotto

Il vile atto vandalico di cui è stato oggetto l’istituto scolastico della frazione Piani, che ospita la scuola dell’infanzia, primaria e media, ha creato notevoli disagi al normale svolgimento delle attività.

Come si ricorderà, ignoti hanno frantumato tutti i vetri, interni ed sterni, della struttura oltre che imbrattato muri e arredi con lancio di uova rendendo la scuola impraticabile per qualche giorno.
Sull’accaduto interviene ora il locale circolo del Partito democratico che attraverso un comunicato critica l’operato del sindaco Giuseppe Barilaro e della sua giunta.
«A oltre una settimana dall’accaduto, si è proceduto solo alla pulizia dei locali mentre nulla è stato fatto in merito alla sostituzione delle vetrate rotte.
La giunta comunale - si legge tra le righe - si è contraddistinta per un notevole lassismo proprio in un caso in cui invece la tutela dell’incolumità dei bambini che frequentano la scuola avrebbe richiesto un pronto intervento finalizzato alla sostituzione delle vetrate rotte». Secondo i pdiellini il comune, in qualità di proprietario dell’immobile, avrebbe dovuto immediatamente attivarsi e invece «solo la fine dell’anno scolastico mette in salvo i bambini da eventuali rischi che gli stessi correrebbero a causa della loro stessa permanenza in una struttura dai vetri pericolanti che possono cadere anche solo a causa del vento». Il locale circolo del Pd coglie pertanto l’occasione per puntare il dito contro «l’operato del Sindaco caratterizzato da un certo lassismo». Di conseguenza all’atto vandalico si passa alla raccolta dei rifiuti «che a Piani viene effettuata tramite il conferimento in pochissimi cassonetti che si rivelano inidonei al contenimento della totalità dei rifiuti. Appare alquanto discriminatorio - si evidenzia nella nota - che nel capoluogo e nella frazione di Limpidi la raccolta venga effettuata quotidianamente e porta a porta mentre a Piani i cittadini siano costretti a farsi chilometri alla ricerca di un cassonetto libero».
Oltre a quella dei Rsu viene anche sottolineata «la preoccupante situazione in cui versa la contrada Cerasara che ancora oggi non è servita dall’acquedotto comunale causando immense fatiche alle famiglie che vi abitano per procedere all’approvvigionamento dell’acqua necessaria per l’uso domestico». In conclusione gli iscritti al Pd acquarese affermano «il quadro offre una ricostruzione solo parziale e molto ottimista della situazione in cui versa la frazione di Piani, che come il capoluogo e la frazione di Limpidi ha necessità di interventi tanto di straordinaria quanto di ordinaria amministrazione».

Giuseppe Parrucci