La consigliera comunale Cosmina Silipo scrive al prefetto Bruno.

Il Quotidiano del 23 Settembre 2015

Una delle tante strade dissestate presenti nel territorio - Fonte dell'immagine: Il Quotidiano
Una delle tante strade dissestate presenti nel territorio - Fonte dell'immagine: Il Quotidiano

Le pessime condizioni in cui versano la maggior parte delle strade provinciali sono sotto gli occhi di tutti coloro i quali ogni giorno, in particolare per esigenze di lavoro, sono costretti a percorrerle. Un argomento di cui si parla spesso ma che purtroppo non sembra trovare una soluzione a quello che rappresenta un serio e costante pericolo.
Proprio qualche giorno fa sulla strada provinciale (ex SS 536) si è sfiorata la tragedia a causa di un incidente che ha coinvolto un autobus che trasportava gli studenti diretti a Vibo Valentia e un mezzo agricolo e solo per pura fortuna non vi sono stati feriti. Di conseguenza Cosmina Silipo in qualità di esponente del Circolo Pd di Acquaro ha inteso prendere carta e penna ed evidenziare a chi di competenza le condizioni della rete viaria della provincia di Vibo Valentia. «La situazione, a causa dell'inadempimento dell'ente provinciale all'obbligo di manutenzione, - si legge nella missiva inviata al presidente della Provincia di Vibo, al Prefetto Giovanni Bruno e per conoscenza al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Presidente della Giunta regionale e al Ministro delle Infrastrutture - è tale da creare notevole pericolo e, con la presente, la sottoscritta denuncia lo stato di assoluto degrado ed abbandono in cui versano la maggior parte delle strade provinciali e avanza contestualmente formale richiesta di ripristino della rete viaria dell'intera Provincia».
Per la Silipo, che è anche consigliere di minoranza al Comune di Acquaro, «l'incuria e la trascuratezza che la Provincia ha riservato soprattutto alle strade dell'entroterra vibonese lasciano sgomenti gli avventori delle pubbliche vie poiché di fatto si rasenta l'illegalità». D'altronde da diversi anni, in alcune strade, non viene neanche effettuata l'ordinaria manutenzione (come il taglio erba e la riparazione di buche) e di conseguenza gli automobilisti sono esposti a rischi continui. «Gli utenti percorrono strade provinciali il cui manto stradale è ridotto a un colabrodo - scrive ancora - la presenza di sterpaglie, che sono ormai diventate alberi ad alto fusto, ha notevolmente ridotto l'ampiezza delle carreggiate limitando e, addirittura, compromettendo in toto la visibilità».
Per non parlare poi di alcuni tratti di strada danneggiati da frane e smottamenti negli anni passati e mai ripristinate.
A tal proposito la Silipo evidenzia «è ormai diventata prassi procedere alla mera segnalazione dello smottamento con una segnaletica approssimativa e con la delimitazione del tratto pericoloso per mezzo di una rete plastica o, in alcuni casi, di un guardrail».
Ma la situazione particolarmente grave è rappresentata da alcuni centri abitati «isolati a causa di ordinanze di chiusura al traffico delle strade preposte al collegamento da e verso gli stessi - come nel caso della SP 9 Mongiana-Laureana di Borrello diramazione per Fabrizia - chiusa al traffico dal dicembre 2014 con ordinanza del Presidente della Provincia per la sua totale impraticabilità». La giovane avvocatessa aggiunge con indignazione che la situazione è talmente grave da «mettere in pericolo il diritto fondamentale alla vita degli automobilisti- nonostante gli enti preposti alla custodia e alla manutenzione ben conoscono la situazione. - Il loro lassismo - aggiunge - indigna i cittadini che risiedono in una provincia da sempre agli ultimi posti nelle classifiche per qualità della vita e dei servizi».
Nel concludere il suo animato intervento invita le istituzioni in indirizzo «accertata la somma urgenza e la criticità della situazione, nei limiti dei poteri ad essi conferiti, ad attivarsi al fine di sollecitare un intervento finalizzato al ripristino della legalità, provvedendo all'adeguata manutenzione».

Giuseppe Parrucci