Poesia Che cos’è una poesia?

Ogni poesia è come un pezzetto di vita. Nei nostri cuori si alternano a volte sentimenti di gioia, a volte di dolore. Le poesie, quando rispecchiano la nostra anima ricca di umanità e piena di sfaccettature, spesso incantano. Scrivere poesie non è facile. Non è per mancanza di proprietà linguistiche che molti non si cimentano. Per scrivere una poesia ci vuole anche “coraggio”. Alcuni non lo fanno per timore di essere fraintesi, quasi per pudore. Lo stesso pudore che ci spinge, spesso, a non manifestare con le parole, i nostri sentimenti alle persone che amiamo di più nella vita. Molte persone sanno scrivere belle poesie, ma solo alcuni riescono a pubblicarle per timore, per insicurezza, per pudore dei propri sentimenti intensi e caldi come quelli dei poeti… In ogni cuore umano c’è un poeta o uno scrittore, ma solo pochi trovano il coraggio di manifestare le proprie emozioni per iscritto. Ho incontrato nella mia vita molte persone veramente dotate: molti sono contadini, operai, persone che molto spesso si sono fermati agli studi obbligatori.
Molti mi hanno colpito per la nobiltà dei loro sentimenti, per la loro pulizia morale, per la loro finezza d’ingegno. Se avessero avuto la fortuna di studiare, molti di loro avrebbero raggiunto posti di prestigio nella società. Mia suocera, donna Elisabetta Crupi, aveva un animo nobile ed acuto. Intelligente, onesta, parlava con me per ore ed ore ed io stavo incantata ad ascoltarla. Una sera mi raccontò una cosa così bella che ancora ricordo con ammirazione. Aveva venduto una bella proprietà: il "San Matteo" ad un contadino, perché era avanti negli anni e non riusciva più ad accudirla. Quella sera era appena tornata dal San Matteo. Era andata a salutare i suoi alberi per dare loro l’addio. Era emozionata e commossa e, tra le lacrime, mi confidò che anche gli alberi avevano sentito il suo dolore e le sue parole di commiato. Ne era sicura: gli ulivi avevano pianto con lei. Non dimenticherò mai le sue parole. Mia suocera, quella sera, inconsapevolmente, aveva composto la lirica più bella per Acquaro e per la "sua terra" perduta per sempre.
Carmela Rodolico

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