E venne maggio come sempre
assieme a tutti gli altri mesi,
il mese dei fiori, il mese mariano
e lui Acquaro è la,
bello e fiorente come non mai,
verde e le sue distese immense di ulivi,
le sue pianure non pianure che continuano....
continuano sino al mare, al mare,
spezzate solo da quel dolce rilievo ove sorge Vibo.
Continuano.... le sue verdi anse sino al mare,
quel lontano luccichio argenteo
che da una piccola altura
riesci vedere da lontano.
È struggente quell'immensità,
grande e che non a tutti è visibile
nella loro monotonia di giorni uguali
senza guardare la loro fortuna
la fortuna dei loro occhi,
di vedere di sentire il maggio ad Acquaro,
che guaio.