Amello, lungo serpe con larghi fianchi a volte
qualche pesce o anguilla
un po' trascurato, inselvatichito dalla noncuranza
dalla distrazione di molte politiche opinioni.
Tu che hai cullato con la tua brezza
Acquaresi e non, studenti e vecchi
vecchi in attesa stanchi sulle panchine assorti.
Tu che hai terrorizzato con le tue piene
che hai distrutto e rasato al suolo lasciando solo sabbie,
ma che comunque hai dato sempre la vita, Tu.
Tu vecchio fiume stanco, lento e a volte iroso,
Tu unico e solo, grande e piccolo, Tu stanco fiume.
Se potessi Tu, raccontare cio' che hai visto
quante storie, quante cose, quanto hai portato al mare,
al mare dove si perde la sua identità, Tu.
Tu vecchio fiume Amello cantaci delle culle dei nostri bimbi,
delle culle nostre e dei nostri avi, delle gesta che solo Tu sai,
meravigliaci coi tuoi racconti nelle sere fuori da Acquaro
che ci trovan soli a ripensare alla nostra vita al tuo fianco.