Nota dell'autrice: Dedico questa poesia a mio marito.
Quante parole
avevo scritto nel mio cuore!
Parole calde, sincere
mai sussurrate.
Dolci parole che
mi ripeto ancora,
ma è tardi ormai:
il tempo è scaduto.
Trepida le affido
allora al vento.
Le mie parole...
come un arcobaleno,
un ponte d'amore
tra me e te!
Raccoglile nell'incavo
delle tue mani e...
non piangere,
ma posale sul tuo cuore.
Le pietre della salita della chiesa madre non parlavano,
mai si lamentarono del nostro peso,
del peso della nostra gioventù un po' annoiata
da codesta passeggiata ripetuta.
Ci guardavano apatiche
con le loro facce uguali e ci sfidavano,
ci sfidavano a contarle per ammazzare il nostro tempo
sempre di ugual tragitto fare.
Noi svelti in discesa andammo e poi,
in salita con passo lieve mesti a casa
per il desco imbandito tornavamo lenti.
Le donne sugli usci e alle finestre curiose
forse giudicanti i nostri passi e magari anche,
i nostri pensieri stanchi, ci osservavano calme.
E lente e uguali passavan per noi
tante giornate uggiose o calde
del nostro profondo Sud
del nostro profondo noi.
Ora vorrei passar tra occhi che mi guardano
forse stanchi, a passo lento andrei
tra le mie pietre uguali e forse,
coraggio a contarle tutte avrei.
Ma adesso è tardi per rivedermi ancora
tra la mia gente buona di allora
quando fuori dall'uscio le comari sedute ci invitavan
a consumar svariate pietanze e frutta.
Chissà se ancora vedrò le mie annoiate pietre,
se contarle potrò e i limiti rivedere
con i loro contorni d'arte e il sudore asciutto
dei nostri padri e il loro semplice lavorare e amare.
Chetatevi lupi almeno per un giorno
all'alba del Natale dovreste un po' pensare.
Di borse piene e omaggi e scarafaggi.
Esseri rinchiusi in stretti cunicoli mentali
di fogne e suoi elementi avreste i natali?
Fate di questo Santo Natale il vostro buon'affare
almeno per un giorno unitevi attorno
a quel bambin Gesù che uccidete tutto l'anno.
Scusate la rudezza dei termini reali
Ma… adesso vi propongo dei buoni affari.
Delle buone azioni carissimi compari.
Attorno al caminetto delle vostre accoglienti case
ricordate che il
"Santo Natale" non è una banale frase.
Da incorniciare alle vostre sfrenate spese.
E' il giorno più felice di una umanità senza merito
che la nascita di un uomo
vuole salvare e mai s'arrese.
Adesso mi rivolgo a te non credente
che molte volte mi sorprendesti
con la tua fede ardente
perché basta solo l'umanità amare
e questo è sicuramente un buon Natale.
Oh belli figghjuali mia, nesciti tutti fora
Guardati chija stija
Guardatila cuamu scinda
E cuamu sprendurija
Si fermau a na vanda chi sembra nu pogghjariaju
Ja nc'era la madonna chi facia lu bombiniaju
Nesciu lu bombiniaju
Oh chi festa oh chi splenduri nci dissa figghju mio
Tu si lu redenturi
Ja nc'era a vaccareja
Chi lu volia adurare s'indinocchjau davanti
E si misa a rigumare
Nc'era puru l'asiniaju e nci disse
Io nenta ti puazzu dare pero' ti dassai pagghja accussi ti pua curcare
San Giusiappi era puru ja
E tanti cuasi nci volia fare
Lu pigghjau nta li vrazza
E lu vozze coddijare
Pua vinnaru li Re
Assiami a li pasturi
Sindinocchjaru tutti
Pemmu aduranu lu Signuri
Buon Natale a tutti.
Fiumi di parole sono state scritte sull'amore
Ma io la percepisco così...
L'amore è come un frutto non ancora maturo, dolce+amaro
Un fuoco che brucia dentro con un calore soffocante
Un smagliante sorriso che abbraccia tante persone
Bellissimo come le stelle ferme in cielo
Il mio amore spero...
È come una candela che brucia delicatamente con un gentile chiarore, è torpore
Ma, nel mio cuore, spero bruciasse per l'eternità
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