E rimani lì come canne al vento
Scorrono le stagioni e passano gli anni.
Nascono fiori e muoiono farfalle.
Ritornano rondini all'antico nido, forse il tempo di una primavera...
Scorre il fiume tumultuoso che porta con se, antiche pietre.
E cambiano le case e cambiano le voci dei bimbi per le strade.
Rintocchi di campane su facciata imbellettata di nuovi colori che ricordano il sole.
Idee nuove su progetti antichi nati da sogni lontani che sapevano solo sperare,
che facevano solo urlare la rabbia incrostata nel cuore come calcare che non si poteva levare...
E rimani lì, paese stanco, come canne al vento che sussurrano la loro canzone.
Tenace radice da zolla dura che cresce a dismisura.
Qua e là antichi bulbi che invadono il terreno...
Al sole germogli che s'allungano assottigliando la vita, ma forti di una linfa che sa nutrire il cuore.
Passano gli anni e passano le stagioni...
Tu lì, paese, sospeso nel vento che agita le tue canne ormai spezzate.
Tu lì, paese, come canne al vento che sussurrano al mondo la loro canzone.
Noi, canne disperse nel mondo, a cercare nel vento il sussurro di quell'antica canzone.