Dal Blog di Eleonora Teragnoli

“Qui, è il luogo dove sono nata. Il luogo che mi ha vista crescere, piccola e insicura per poi diventare forte e risoluta. E’ il luogo a cui ho dimostrato chi sono. Con impegno e coraggio. Giorno dopo giorno. E’ il luogo a cui appartengo. Dove ho messo su la mia identità, dove ho pianto, sofferto, gioito. Dove posso dire di aver assaggiato la polvere. Questo è il luogo che mi da tutto, tutto quello di cui ho bisogno”.

La primavera della campagna acquarese è davvero molto bella, a modo mio ho cercato di descriverla:

Colori e profumi della mia terra

Aralda della primavera
è fiorita l’erica nella brughiera:
piccole campanelline
dal profumo amaro del legno,
del muschio selvatico forte terrigno.

Timide nell’erba nuova
fan capolino le viole;
in mezzo a loro
vezzose
si alzano pervinche civettuole.

Stanno fiorendo anche le ginestre
e l’aria profumerà
di miele,
di spezie,
della dolcezza
della frutta campestre.

Colorati e nuovi
sono sbocciati
anche i nostri pensieri,
si confondono
col bianco delle pratoline,
col viola degli anemoni
e dei cardi pungenti,
col giallo delle calendule,
del tarassaco, dell’umile trifoglio,
col rosso degli ondeggianti papaveri

E lungo il fiume,
sinuosi convolvoli, sui sambuchi
intrecciano ghirlande
per fate e folletti
che nelle notti di luna piena,
con magiche danze
rinnovano l’incanto della vita

All’imbrunire solitario
canta l’usignolo,
dolce e nostalgico
riporta
dal mondo del silenzio,
antichi viandanti
di queste terre eterni amanti

Diffonde il vento
un’ armonia di fragranze nuove:
asciutto, inebriante
il profumo degli iperici,
stucchevole quello delle arniche
e delle ruvide malve,
fresco e intenso
Il profumo delle lavande.

Ancora colori, ancora profumi
nel rifiorire di questa mia terra:
il rosa dei peschi,
il bianco dei ciliegi,
l’argento degli di ulivi
e sulle colline
aromatico, pungente, acre
l’odore
dei castagni dai fiori d’orati.

È in festa la mia terra
come una sposa che va all’altare,
come una madre che la casa adorna
sperando
nel ritorno dei figli
sparsi nel mondo

Indugia lo sguardo
sulla campagna rinata,
e l’animo esulta
nell’ammirare
il prodigioso tripudio
del creato
al Creatore
che di questa terra
ci fece
amorevole dono.