Tratta dal libro: "Non è un ritorno, il Padrone non è mai partito, il bastardo"
Questa è la storia di una Ditta modello
Che il suo stemma notiamo sin dal cancello
Sarà colpa del simbolo oppure un caso
Ma il suo capo è sempre agitato
Lui gira in tondo dentro la Ditta……tura
E dei lamenti degli operai non si cura
E' pieno di sé, fa tutto lui
Con il passo fermo e gli sguardi bui
Rocambolesca la sua organizzazione
Ma dà la colpa ad una strana maledizione
Discorsi e corsi ne fa tanti
Ma per riscuotere dallo Stato sgravi e soldi sonanti
La Ditta……tura degli operai non si cura
E li sospetta pure d'incuria
Non si rispetta l'operaio fratello
È così che il capo diventa zimbello
Ma si rifà sulle disgrazie altrui
Indaga con metodo e con sarcasmo
Nella malattia arreca danno
Delle gravidanze vuol sapere di ogni donna affanno
Non ti ammalare qui operaio
Che inizierai il tuo calvario
Non fare figli mamma operaia
O ti metteranno alla porta carraia
Di sempre di si, mai di no
Curva la schiena abbassa la testa finché la stessa non sarà piena
Or per finire questa breve storia
Fatta sol di miseria e di nessuna gloria
In quel posto buio di Ditta……tura
Dove l'uomo vale meno della spazzatura
E si che la spazzatura viene riciclata
A nuova vita viene portata
Mentre quel povero nanetto d'uomo
Una volta morto
Non potendo essere più generato
Sarà di sicuro sotterrato
Qui in Ditta……tura alto è tenuto il valore umano
Che una pulce fatica a tenerlo in mano
Speriamo solo che arrivi sera
E anche il Padrone si rassereni
Guardando negli occhi i suoi figlioli
Tornando a casa pensi alle cose
Che di coscienza riprenda qualcosa
E veda dell'operaio in sua moglie la sposa
E veda in suo figlio dell'operaio il figlio
E veda in sua figlia dell'operaio la figlia
A questo punto si chiederà e prometterà
Domani farò ancora le stesse iniquità?
Noi siamo certi ancor di più ne farà
Perché coscienza lui non ha.