Ascolta quel vento
ramingo e curioso
triste s'insinua
tra gli usci socchiusi.
Dispettoso ne
sbatte gli scuri.
Scuri sbiaditi,
scrostati e cadenti
che da anni non
toccano mani.
Celano stanze
all'apparenza vuote,
colme di risa,
sospiri e pianti.
Muri ingialliti
raccontano memorie.
Batacchi arrugginiti
han fermato il tempo.
Muschi e felci
adornano balconi,
nemmeno il sole
vuole più entrare.
Ascolta le voci
di bimbi vivaci,
corse nel vicolo,
nascondiglio sicuro.
Rivedo il ballatoio
dai gradini d'argilla
il passamano tarlato
di legno ormai nero.
Vedo un'anziana seduta
sull'uscio. Sul capo
un fazzoletto custodisce
ricordi e pensieri.
Rammenda assorta
lo sguardo perduto in un
mondo remoto,ogni tanto si
volge ai monelli vivaci.
Solo un attimo e tutto tace.
I pensieri ritornano al cuore.
Io, lontana oltre un vetro
appannato, odo quel vento
che sbatte gli scuri.
Solo un attimo, tutto tace.