Prodotto
I curujicchji rappresentano, senz'altro, il prodotto di punta della tradizione gastronomica acquarese. La loro preparazione è un momento di aggregazione delle famiglie che, udendo lo sfrigolio dell'olio e stando magari sedute davanti al camino, attendono di consumarle calde.Ingredienti
- 1 Kg di farina- 1 lievito di birra
- sale q.b.
Preparazione
Disporre la farina setacciata su un tavoliere o in una capiente bacinella e formare un buco al centro. Prendere un pentolino, versarci un bicchiere di acqua tiepida e sbriciolare dentro il cubetto di lievito di birra. Dopo avere aggiunto anche il sale, mescolare fino a fare sciogliere bene il tutto. Versare al centro della farina il composto di acqua, sale e lievito.Impastare, aggiungendo eventualmente altra farina o acqua tiepida all’impasto, fino ad ottenere una pasta morbida ed elastica.
Adagiare l'impasto in una capiente ciotola, spolverata di farina sul fondo, coprirlo con un canovaccio pulito e riporlo in un luogo caldo. Lasciare lievitare l'impasto, per circa due ore, in modo che raddoppi il suo volume.
Filare piccoli pezzi di pasta, dare loro la forma desiderata (a ciambella, a fiocco etc.) e friggerli in abbondante olio bollente fino ad assumere un colore dorato. Prenderli dalla padella, aiutandosi con un forchettone, e metterli in un contenitore con un canovaccio per farli asciugare e raffreddare.
Note
Si possono fare anche con la farina di mais ("mìgghju"), aggiungendovi anche un po' di farina di grano (¾ di farina di mais e ¼ di farina di grano). Siccome la pasta ottenuta è difficile che tenga, una volta intrecciata, è preferibile darle una forma piatta.Si possono anche imbottire con le sarde, creando delle strisce di pasta da riempire e richiudere per bene.
Se fritte in olio di oliva vengono ancora più profumate e buone.