L'abitato di Acquaro, che è ad alto rischio idrogeologico, come gran parte dei paesi calabresi nati e sviluppatisi intorno alle fiumare, ha subito numerose, cicliche e devastanti alluvioni, i cui effetti si sono manifestati con le piene del torrente e conseguenti straripamenti. In particolare sono da ricordare le piene del 1937 e del 1947.
Nel 1959 si verificarono due fenomeni alluvionali che esposero l'intero territorio calabrese ad intense precipitazioni. Il primo si ebbe nella notte tra il 12 ed il 13 Novembre e la zona maggiormente interessata dall'evento risultò la parte alta dei bacini del fiume Mesima e dei suoi affluenti (Fig. 1).

Fig. 1 - Isoiete della precipitazione del 13 novembre 1959
Fig. 1 - Isoiete della precipitazione del 13 novembre 1959

Il secondo, seppure di minore intensità, accadde nei giorni 24 e 25 Novembre colpendo maggiormente il versante ionico meridionale (Fig. 2).

Fig. 2 - Isoiete della precipitazione del 24 e 25 novembre
Fig. 2 - Isoiete della precipitazione del 24 e 25 novembre

In entrambi gli eventi aumentò enormemente il livello del fiume Amello. Le conseguenze, ingenti, si manifestarono con una serie di frane, che hanno interessato la parte alta del bacino. Inoltre le sue acque, convogliate nel Marepotamo, hanno contribuito ai numerosi allagamenti nel tratto vallivo.
Successivamente nel 1971 si è verificata una forte piena durante la quale le acque esondatate dal torrente, a monte della piazza Marconi, hanno lambito alcuni muri di contenimento creando grossi rischi per la stabilità dei muri stessi e delle sovrastanti abitazioni. Recentemente nella piena del 1987 si sono verificate esondazioni dei fossi affluenti dell'Amello e notevoli tiranti idrici nell'Amello stesso con forte trasporto di materiale solido grossolano.